Linkedin può essere definito come il “social network del lavoro”, è infatti un servizio web utilizzato principalmente per la creazione di un network di contatti professionali e per la condivisione di contenuti legati al mondo del lavoro. Nasce nel 2003 a Mountain View, in California, per mano di Reid Hoffman, Allen Blue, Konstantin Guericke, Eric Ly e Jean-Luc Vailant e ad oggi conta circa 630 milioni di utenti. La sua è stata un’ascesa rapida e costante, basti pensare che nel 2009, ad appena 6 anni dal suo lancio, contava già 30 milioni di utenti per poi passare a 100 milioni nel 2011, 200 milioni nel 2013, 513 nel 2017 per una crescita costante pari ad un milione di iscritti alla settimana. Tra i paesi che contribuiscono maggiormente al bacino di utenza paradossalmente non compaiono gli USA pur avendo dato a Linkedin i natali, il 56% degli iscritti risiede infatti al di fuori degli Stati Uniti. I Paesi più “attivi” sono India, Regno Unito e Brasile, con quest’ultimo in costante crescita . In Europa a mostrare più interesse sono invece i Paesi Bassi, l’Italia e la Francia, il totale degli iscritti è di 22 milioni circa.
Scopo principale di Linkedin (con una copertura di 150 comparti ecoomici e 400 regioni economiche) è consentire ai registrati di connettersi a persone che lavorano nel proprio ambito ma anche in altri contesti. L’aggiunta di persone viene appunto chiamata “Connessione” e va a generare i vari nodi della rete sociale. Tale rete in Linkedin è formata da:
Attraverso Linkedin è possibile tenersi in contatto in modo affidabile con persone inserite nel mondo del lavoro ma è anche possibile trovare offerte lavorative e varie opportunità di business. Le aziende possono pubblicare le proprie offerte per ricercare potenziali candidati e a loro volta gli utenti in cerca di lavoro possono rispondere ad esse o ancora mettersi in contatto direttamente con i reclutatori e perché no, scoprire grazie alle connessioni di secondo e terzo grado se il reclutatore in questione è connesso con qualche conoscenza personale.
A livello demografico su Linkedin risultano iscritti molti più uomini rispetto alle donne (59%), la fascia d’età più attiva è quella dei 25-35 mentre i settori economici con più iscritti risultano essere l’high-tech (17%), la finanza (14%), la manifattura (10%).
Se hai attivato un profilo Linkedin dovresti già aver saggiato molte delle funzionalità che esso offre. Se però la tua esperienza di social proviene ad esempio da Facebook, sappi che Linkedin è un mondo completamente diverso. Ad esempio, come funziona la condivisione dei contenuti? Quando pubblichi un contenuto sul feed di Linkedin ed una tua connessione lo premia con un like, a differenza di Facebook dove quell’azione precisa non genera effetti particolari, su Linkedin esso funge da moltiplicatore di visibilità. Infatti quel like verrà mostrato a chiunque sia collegato con chi ha interagito (ricordi le connessioni di secondo e terzo grado?), un pò come avviene con il retweet di Twitter. Concludiamo questa scheda dicendo che su Linkedin un utente può iscriversi in forma gratuita ma la piattaforma mette a disposizione molti servizi a pagamento che rappresentano poi il suo modello di business: abbonamenti premium, hiring solution, marketing solution.
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