Follower (pronuncia fòllouer) è un termine che, come spesso accade per l’informatica ed internet, proviene dalla lingua inglese. Significa letteralmente “seguace” ed è per lo più utilizzato nel contesto dei social network. Un follower è un seguace, una persona cioè che sceglie di visualizzare ed interagire con i contenuti prodotti da un’altra persona o azienda al fine di rimanere in contatto con essi ed informarsi su quanto pubblicano e fanno. Il termine viene spesso confuso erroneamente con i “like” o con i tweet, due elementi che determinano invece altri tipi di azioni. Ma andiamo con ordine!

social network

I social network rappresentano oggi il cuore pulsante delle attività svolte in rete da un utente medio, sono cioè quelle piattaforme dove utenti comuni si informano, prendono parte a discussioni, instaurano relazioni, acquistano. In ambito marketing quindi portali come Facebook, Instagram, Twitter sono diventati fondamentali per le aziende di qualsiasi categoria che aspirano sempre di più, ovviamente, ad ottenere il più alto numero di “seguaci” da trasformare in clienti attivi. Avere followers significa infatti poter contare su un vasto bacino di persone realmente interessate a fruire dei nostri contenuti ed aggiornamenti dal momento che, chi inizia a seguire una persona, un profilo, un’azienda, lo fa compiendo una scelta consapevole.

In cosa il follower differisce dal like? La risposta a questa domanda è implicita nelle righe precedenti: un like ad un contenuto non trasforma l’utente che lo ha “concesso” in una persona interessata alla totalità dei contenuti proposti da un’altra persona, diventare follower al contrario, si. Facciamo un esempio pratico basato sull’esperienza quotidiana:

poniamo il caso di avere un amico su Facebook che condivide la fotografia di un piccolo cagnolino in difficoltà appartenente al profilo di un canile privato. Quello che viene istintivo fare è mettere il like sulla foto condivisa dal nostro amico ma questo non ci renderà “seguaci” dell’autore della foto e cioè del canile. Per diventarlo infatti dovremmo essere spinti da un interesse tale da leggere nella descrizione della foto condivisa il nome della pagina/persona che l’ha pubblicata, cercarla ed infine richiedere l’amicizia (nel caso di un profilo personale) o iniziare a seguire la pagina (nel caso di un brand – il canile in questo caso). In definitiva, il like è molto spesso un’azione istintiva che non conduce necessariamente ad un reale interesse, al contrario del follow che presuppone un’azione consapevole e mirata.

Avere una nutrita compagine di followers per un’azienda può significare molto, può infatti comunicare ad utenti perfettamente in target con il prodotto proposto ed aumentare così la popolarità del suo brand. Allo stesso modo, avere tanti followers può aiutare anche una persona che aspira a diventare influencer (dall’inglese persona influente).