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Qual è il significato di BCC quando si parla di email

Qual è il significato di BCC quando si parla di email

By germana falcone

Nonostante sia un’opzione che ritroviamo sempre nel momento di compilazione di una mail, il campo Ccn ed il suo funzionamento vengono spesso ignorati dagli utenti. L’acronimo in sé per sé sta per copia carbone nascosta, che gli inglesi traducono in blind carbon copy (Bcc). Anche chiamata copia conoscenza nascosta, essa rappresenta un messaggio di posta elettronica del quale tutti i destinatari ricevono una copia, senza che però gli indirizzi siano visibili a chiunque riceva il messaggio. Questo legato al fatto che in realtà, la pratica di inviare la stessa e-mail a più persone rendendo visibile ogni singolo indirizzo del destinatario, oltre ad essere poco efficace è anche illegale. Costituisce reato mettere in chiaro indirizzi personali, anche se legati a persone che si conoscono, in quanto l’indirizzo costituisce a tutti gli effetti un bene personale soggetto a privacy.  Nessuno, nemmeno gli amici, ha il diritto di condividere questo bene personale altrui con terzi visto che potrebbe essere utilizzato per fini commerciali o peggio ancora per pratiche illegali. Allo stesso tempo non sarà un messaggio preso in considerazione, in particolar modo in ambito aziendale, visto che l’utente capirà subito che non si tratta di un messaggio privato ma di una specie di “catena di Sant’Antonio” pubblicitaria per attirare l’attenzione. Ecco perché in questi casi entra in gioco il Ccn.

Nonostante sia un’opzione che ritroviamo sempre nel momento di compilazione di una mail, il campo Ccn ed il suo funzionamento vengono spesso ignorati dagli utenti. L’acronimo in sé per sé sta per copia carbone nascosta, che gli inglesi traducono in blind carbon copy (Bcc). Anche chiamata copia conoscenza nascosta, essa rappresenta un messaggio di posta elettronica del quale tutti i destinatari ricevono una copia, senza che però gli indirizzi siano visibili a chiunque riceva il messaggio. Questo legato al fatto che in realtà, la pratica di inviare la stessa e-mail a più persone rendendo visibile ogni singolo indirizzo del destinatario, oltre ad essere poco efficace è anche illegale. Costituisce reato mettere in chiaro indirizzi personali, anche se legati a persone che si conoscono, in quanto l’indirizzo costituisce a tutti gli effetti un bene personale soggetto a privacy.  Nessuno, nemmeno gli amici, ha il diritto di condividere questo bene personale altrui con terzi visto che potrebbe essere utilizzato per fini commerciali o peggio ancora per pratiche illegali. Allo stesso tempo non sarà un messaggio preso in considerazione, in particolar modo in ambito aziendale, visto che l’utente capirà subito che non si tratta di un messaggio privato ma di una specie di “catena di Sant’Antonio” pubblicitaria per attirare l’attenzione. Ecco perché in questi casi entra in gioco il Ccn.

Cos’è precisamente e come si usa il Ccn

Cos’è precisamente e come si usa il Ccn

Quando si vogliono nascondere ai destinatari del messaggio tutti gli altri indirizzi a cui è rivolto l’avviso, è possibile far uso del Ccn. Nell’apposita riga fornita dal provider di posta si dovranno inserire tutti gli indirizzi a cui è rivolta l’e-mail, per poter assicurarsi che una volta aperta non comparirà tutta la serie di indirizzi delle persone con cui si vuole comunicare. Il messaggio risulterà più pulito e avrà quel tono personale e attento che il pubblico ormai richiede quando si rivolge ad un servizio digitale. Chi riceve un messaggio di tipo Ccn, se lo desidera, può decidere di rispondere solo al mittente (in modo da mantenere nascosta agli altri la sua presenza) o includere altri indirizzi che compaiono nei campi A e Cc del messaggio originale (rivelando a quel punto a la sua identità e il fatto che è stato informato del messaggio precedente). 

Quando si vogliono nascondere ai destinatari del messaggio tutti gli altri indirizzi a cui è rivolto l’avviso, è possibile far uso del Ccn. Nell’apposita riga fornita dal provider di posta si dovranno inserire tutti gli indirizzi a cui è rivolta l’e-mail, per poter assicurarsi che una volta aperta non comparirà tutta la serie di indirizzi delle persone con cui si vuole comunicare. Il messaggio risulterà più pulito e avrà quel tono personale e attento che il pubblico ormai richiede quando si rivolge ad un servizio digitale. Chi riceve un messaggio di tipo Ccn, se lo desidera, può decidere di rispondere solo al mittente (in modo da mantenere nascosta agli altri la sua presenza) o includere altri indirizzi che compaiono nei campi A e Cc del messaggio originale (rivelando a quel punto a la sua identità e il fatto che è stato informato del messaggio precedente). 

Rispetto al campo Cc la differenza è sostanziale: utilizzando questa riga si ha la necessità di informare pubblicamente le persone coinvolte nella conversazione o nel messaggio; pur non essendo i destinatari diretti del messaggio ma dei semplici spettatori che vengono notificati dell’accaduto. 

Rispetto al campo Cc la differenza è sostanziale: utilizzando questa riga si ha la necessità di informare pubblicamente le persone coinvolte nella conversazione o nel messaggio; pur non essendo i destinatari diretti del messaggio ma dei semplici spettatori che vengono notificati dell’accaduto. 
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