PimEyes: Il motore di riconoscimento facciale che protegge i minori

9 Novembre 2023
PimEyes, un motore di ricerca pubblico basato sul riconoscimento facciale, sta facendo progressi per garantire la sicurezza dei minori online. Inizialmente progettato per abbinare le foto delle persone in rete, il servizio ha posto un divieto sull’utilizzo del riconoscimento facciale per ricerche che coinvolgono individui di età inferiore ai 18 anni.
Tuttavia, il sistema di rilevamento dell’età di PimEyes, alimentato dall’intelligenza artificiale, è ancora in fase di perfezionamento, come evidenziato da alcune difficoltà nel riconoscere correttamente i bambini da certi angoli e nel distinguere gli adolescenti, come riportato dal New York Times.
Azioni per la protezione dei minori
Giorgi Gobronidze, CEO di PimEyes, aveva già pianificato l’implementazione di meccanismi di protezione per i minori fin dal 2021. Tuttavia, questi aggiornamenti sono stati completamente introdotti solo dopo un articolo di Kashmir Hill, giornalista del New York Times, che ha sollevato il problema dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale in relazione ai bambini la scorsa settimana.
Gobronidze ha dichiarato che le organizzazioni per i diritti dei minori possono continuare a utilizzare PimEyes per cercare e aiutare i bambini, mentre tutte le altre ricerche produrranno risultati che oscurano i volti dei minori.
Preoccupazioni sulla privacy e il coinvolgimento dei minori
L’articolo del New York Times ha rivelato che PimEyes ha vietato oltre 200 account per ricerche inappropriatamente orientate verso i bambini. Una madre ha condiviso la sua esperienza di aver trovato foto dei suoi figli su PimEyes che non aveva mai visto prima. Tuttavia, per rintracciare la fonte di queste immagini, avrebbe dovuto sottoscrivere un abbonamento mensile al costo di $29,99.
PimEyes è solo uno dei vari motori di riconoscimento facciale che sono stati oggetto di controversie legate alla violazione della privacy. Nel gennaio 2020, un’indagine condotta dal New York Times ha rivelato che centinaia di agenzie di forze dell’ordine stavano già utilizzando Clearview AI, un motore di riconoscimento facciale simile, con una supervisione limitata.
Come Daly Barnett, tecnologo dello staff presso l’Electronic Frontier Foundation, ha sottolineato, “questo è solo un altro esempio di un problema più ampio all’interno del settore tecnologico, che sia intenzionalmente progettato per la sorveglianza o meno.” In passato, Barnett ha criticato PimEyes per la mancanza di iniziali garanzie di protezione dei minori, evidenziando la necessità di integrità della privacy fin dalla progettazione del servizio.
Conclusione
PimEyes sta attivamente adottando misure per proteggere i minori, vietando le ricerche che coinvolgono bambini. Tuttavia, il sistema di rilevamento dell’età basato sull’intelligenza artificiale di PimEyes è ancora in fase di sviluppo, e presenta alcune sfide nella corretta identificazione dei bambini e degli adolescenti in alcune condizioni.
Nonostante queste sfide, PimEyes ha intrapreso azioni significative, vietando numerosi account legati a ricerche inappropriatamente orientate verso i minori. La questione della privacy e della sicurezza dei minori rimane un tema cruciale, sia per i motori di riconoscimento facciale come PimEyes che per l’intera industria tecnologica.
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