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Motore di Ricerca definizione

By Dan

Quante volte ci capita di cercare su internet una parola o un argomento che ci interessa utilizzando ad esempio Google o Bing? Quando questo accade stiamo usufruendo di un motore di ricerca, un sistema automatico progettato per cercare informazioni sul web. Un’azione che prevede un tempo di risposta spesso breve ma che se se analizzata nello specifico ci permettere di distinguere 3 diverse fasi:

  • Analisi del settore d’azione in cui, grazie all’uso di appositi crawler, si analizza il campo di interesse dell’informazione.
  • Indicizzazione del materiale ottenuto, un elenco di risultati viene inserito nel database e nell’indice del motore di ricerca.
  • Risposta alla richiesta, i risultati vengono ordinati sulla base di parole chiave e dell’algoritmo di ricerca che utilizza il search engine.

Possiamo quindi definirlo come un sistema client-server che permette all’utente, attraverso il browser, di fare una richiesta per ottenere delle informazioni che il browser dovrà fornire nel modo più ordinato e rilevante possibile. 

Google

Se parliamo di motori di ricerca sicuramente non possiamo non citare un colosso del settore come Google. Anche chi non è esperto del settore sa benissimo che è il motore di ricerca più utilizzato, si calcola infatti che ogni giorno vengano effettuate circa 3,5 miliardi di ricerche e che il gigante web detenga oltre l’81% delle ricerche presenti online. Il grande successo, che lo ha portato negli anni a battere la concorrenza, è dovuto al grande lavoro di aggiornamento che ogni giorno viene apportato sul motore di ricerca. Questo stare al passo coi tempi legato alla voglia di soddisfare le richieste degli utenti lo ha portato al top nel settore fino ad arrivare a rappresentare il sinonimo per eccellenza di qualità. Grazie ad un algoritmo studiato nei minimi dettagli, al pubblico è sempre possibile accedere ad informazioni dettagliate e precise su quello che sta cercando. 

Ovviamente per ottenere risultati utili è fondamentale sapere come effettuare una corretta ricerca. La scelta delle parole chiave da inserire nella casella di ricerca gioca un ruolo importante per il risultato finale; più si è precisi maggiore sarà anche la precisione nella risposta di Google. Una mano la fornisce anche direttamente il motore di ricerca fornendo un servizio di completamento automatico che mostra i risultati cercati più di frequente e in cui compare quella determinata parola. Un’altra funzione implementata di recente permette invece di fare ricerche parlando direttamente al microfono in caso fossimo stanchi di digitare.

Google inoltre non da molto peso ad errori ortografici o di punteggiatura e li corregge in automatico cercando di mostrarti nell’elenco i risultati che cercavi. 

Se invece stai cercando dei risultati mirati come per esempio notizie su un evento che sono state pubblicate nell’ultima settimana, puoi utilizzare i filtri di ricerca. Per restringere i risultati, Google permette di specificare il tipo di risultato (foto, news, shopping, ecc.) e di includere la data, il luogo e la lingua che più ci interessa. 

Ad oggi le funzionalità che Google offre sono innumerevoli e non basterebbe un libro intero per descriverle, ma per approfondire un po’ l’argomento si può sempre far riferimento alla guida ufficiale per l’assistenza dei clienti.  

Bing

Il secondo motore di ricerca a livello di utilizzo è proprio Bing, un search engine lanciato nel 2009 da Microsoft. Nasce come competitor di Google ma ad oggi pare abbia una diffusione mondiale del 10% circa. Ha un servizio per la ricerca delle immagini, per la traduzione, una search console ed altri strumenti  molto utili pensati per migliorare l’esperienza dell’utente. In realtà fu proprio il motore di ricerca targato Microsoft a lanciare i suggerimenti di ricerca che appaiono quando l’utente inizia a digitare. La differenza sostanziale rispetto a Google è l’utilizzo del linguaggio naturale ossia un linguaggio più simile a quello usato quotidianamente.

 Un linguaggio pensato per rispondere a domande più complesse invece di limitarsi ad analizzare le parole chiave. La competizione con la Rich answer di Google non regge, essa fornisce una risposta diretta alla domanda posta dall’utente nella SERP senza indirizzarlo ad un eventuale sito di terzi.

Bing ha pensato ad una soluzione per l’utente che però evidentemente non ha sortito i risultati previsti anche perché i tempi per la ricerca si allungano rispetto alla testa di serie americana. 

Rimane comunque una soluzione valida e da studiare per chi si occupa di SEO, essendo comunque molto utilizzato ancora ed in continua crescita.

DuckDuckGo

Un’altra soluzione interessante la fornisce questo motore di ricerca che sin dal 2008, anno della sua nascita, punta molto sulla privacy dell’utente a dispetto dei trackers presenti sui vari browser.

La protezione dei dati personali è uno dei fondamenti del motore di ricerca su cui punta per cercare di sottrarre utenti a Google, attaccato spesso negli anni dal fondatore Gabriel Weinberg e dal suo team proprio per l’utilizzo secondo lui scorretto che ne fa. Anche qui troviamo tutti i servizi già citati per gli altri motori ( sezione immagini, sezione video, sezione notizie e mappe fornite da Apple Maps).

Statistiche DuckDuckGo
Statistiche DuckDuckGo

Durante la navigazione offre consigli su come proteggere la tua privacy online ma sotto altri aspetti è molto limitato: non si potranno ottimizzare le ricerche in base all’interesse dell’utente né lanciare campagne pubblicitarie mirate basate sui profili, ma solo per parola chiave. Anche dal punto di vista dell’accuratezza non è il massimo rispetto a Google e spesso fornisce solo risultati in lingua inglese. Una mossa rivoluzionaria possono essere considerati i !Bangs che permettono di muoversi più rapidamente attraverso il web. Digitando per esempio !a si può accedere direttamente al sito di Amazon e si può anche specificare un determinato articolo da cercare in un sito seguendo questo schema: !+bang + nomearticolo ( esempio: !apcgaming). 

DuckDuckGo quindi permette di navigare lontano da occhi indiscreti senza il tracciamento degli indirizzi IP ma ci sono ancora degli aspetti da migliorare per arrivare a raggiungere il livello degli altri concorrenti.