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Come sviluppare un’app da zero per Android

Come sviluppare un’app da zero per Android

By germana falcone

È ormai il sogno di molti quello di creare una propria app personale e distribuirla su Play Store, una delle risorse più amate dagli appassionati Android alla continua ricerca di app comode da utilizzare sul proprio smartphone. Sappiamo bene tutti quanto da qualche anno a questa parte sia esploso il trend mobile che ha portato sempre più persone a preferire gli smartphone rispetto ad altri device vista la comodità di poter gestire ogni minima parte della propria quotidianità grazie al semplice tocco dello schermo. I prezzi divenuti accessibili degli smartphone e la possibilità di navigare con le massime prestazioni tra gli spostamenti del pendolarismo giornaliero hanno di certo favorito la fama delle app, motivo per cui molti brand hanno ben pensato di rivolgersi a questo canale per comunicare con la propria clientela e rendere ancora più forte quel processo di acquisizione e fidelizzazione tanto importante per venditori online e non. Ma se è vero che un’applicazione può dare lustro al brand e generare nuovi contatti, quanto lavoro ci vuole per sviluppare un app da zero per Android? La risposta non sarebbe così sintetica come potrebbe sembrare ma proviamo a riassumere i punti più importanti insieme. 

Creare un’app per Play Store

Per poter iniziare a programmare un’applicazione che sia funzionante per i dispositivi che integrano Android per prima cosa è importante avere una buona conoscenza di Java, il linguaggio di programmazione utilizzato dagli sviluppatori che intendono intraprendere questa strada. Alla base è necessario partire con un’ottima idea in mente che deve essere coadiuvata dal giusto budget per la realizzazione del progetto che, se complesso e di grandi dimensioni, potrebbe richiedere l’ausilio anche di un team di esperti per poter poi funzionare al meglio. Per chi invece preferisce la strada da autodidatta e vuole addentrarsi nel mondo della programmazione app, è necessario utilizzare Android Studio ed SDK Tools, strumenti disponibili per sistemi operativi Mac, Windows e Linux. L’errore più comune per chi si butta in questo progetto è pensare che una volta terminata la fase di progettazione e programmazione il gioco sia concluso. Manca invece una delle parti fondamentali del puzzle che comprende tutta una serie di test e successive valutazioni per arrivare ad ottenere un risultato perfetto ed andare a correggere eventuali bug ed errori che porterebbero a pessime recensioni ed al completo fallimento della missione. Solo dopo questo passo fondamentale è possibile cominciare a distribuire la nuova creazione su Play Store o in modo gratuito, utilizzando le pubblicità come fonte di guadagno, oppure inserendo una tariffa fissa per il download. In realtà è buona prassi controllare che l’app sia conforme alle normative Google e soprattutto sia sicura se integra anche funzioni di pagamento e dati sensibili degli utenti. È previsto anche il pagamento per la membership Google che rispetto ad Apple stavolta ha un costo molto più basso, soli 25$ l’anno per un servizio veloce e professionale che garantisce assistenza continua e diverse funzionalità.