Come difendersi dagli accessi non autorizzati alle videocamere

18 Giugno 2022
È notizia di qualche giorno fà l’arresto da parte della Polizia Postale di un gruppo di malviventi che spiavano persone attraverso i sistemi di sorveglianza. La banda criminale, attraverso la rete internet, riusciva ad individuare sistemi di facile accesso grazie ad uno dei tanti software volti a monitorare determinati range di porte aperte. Una volta individuate le videocamere disponibili, era lavoro dei malviventi accedere al pannello di controllo delle stesse con il fine di catturare video ed immagini compromettenti. Media che poi venivano messi in vendita su piattaforme come Telegram e Vkontakte o nel peggiore dei casi utilizzate per ricattare i soggetti coinvolti. Queste mosse ben pianificate portavano un netto guadagno all’organizzazione criminale, che come riportato dalle fonti ufficiali della Polizia, era formata da più di 10 membri sparsi in ogni regione italiana.
Le videocamere sono un obiettivo sensibile?
Se è vero che il mondo iperconnesso in cui viviamo ha reso alcune azioni molto più comode e semplici, dall’altro lato ha esposto anche svariati sistemi ad un numero altissimo di minacce. In particolar modo, le videocamere “smart”, quindi connesse alla rete, sono altamente soggette a tentativi di accesso illecito o controllo non autorizzato da remoto. Questo perché un qualsiasi dispositivo che viene collegato a Internet, va considerato da quel momento come vulnerabile a tutti i rischi che Internet può esporre. Ancor di più se si tratta di dispositivi come videocamere o sistemi di sicurezza che permettono l’accesso ad immagini intime o sensibili di un certo spessore personale. Essendosi però integrate perfettamente all’interno della rete connessa ad internet e nella nostra quotidianità, questi sistemi vedono la necessità di essere protetti adeguatamente, in particolare dopo gli ultimi eventi appena descritti. Troppi ancora gli acquirenti che prendono l’aspetto sottogamba, per poi ritrovarsi in situazioni spiacevoli che, grazie a pochi accorgimenti, possono essere evitate.
Proteggere la propria privacy
La miglior difesa per questo genere di situazioni è come sempre partire prevenuti. Come per ogni altro aspetto riguardante l’internet è meglio farsi trovare preparati in partenza se si vuole evitare di finire in situazioni spiacevoli, spesso irreversibili, e che minano la propria intimità. È dunque cosa buona e giusta applicare sempre queste regole pratiche regolo di sicurezza:
- Configurare sempre una nuova password abbastanza “forte” rispetto a quella di fabbrica del dispositivo.
- Esporre le videocamere di rete online solo se effettivamente necessario: se possibile relegarle alla rete interna senza possibilità di connessione con il mondo Internet.
- Qualora fosse necessario disporre una rete con controllo remoto, prediligere dispositivi con strutture di controllo in cloud e non tramite “web-admin” interno. Si tratta di device di ultima generazione, nei quali solitamente, il brand di riferimento, mette a disposizione una propria infrastruttura, alla quale collega i propri dispositivi commercializzati. Ogni nuovo dispositivo per entrare nel cloud deve avere specifici dati di autenticazione, ponendo più di qualche grattacapo ai malintenzionati.
- Effettuare costantemente gli aggiornamenti delle videocamere esposte ad Internet. Gli aggiornamenti di sicurezza devono essere effettuati costantemente e servono a risolvere problemi noti di vulnerabilità, sfruttate per accedere al sistema.